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Corso “Relazione di coppia e sessualità”

L’apprendimento delle nozioni e delle tecniche summenzionate passa attraverso l’applicazione su se stessi. Noi siamo i primi clienti di noi stessi.
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Corso “Relazione di coppia e sessualità”


  • 16 ore di didattica teorico pratica in due giorni
  • Dalle 9:30 alle 18:30 circa

Il nostro modo di osservare la realtà crea la relazione! Le informazioni che custodiamo dentro di noi e che abbiamo ricavato dalle esperienze, influenzano il nostro modo di pensare e il pensiero genera fatti e situazioni concrete. Memorie di sofferenza nella relazione non faranno altro che creare situazioni a ripetere infilandoci letteralmente in contesti dove il partner ha la funzione di dar prova che avevamo ragione: in amore io devo soffrire!

L’attrazione nella relazione di coppia

L’attrazione verso una persona nasce dal bisogno di integrare parti di se che vediamo riflesse nell’altro. Proviamo interesse perché l’altro ci fa da specchio. Siamo attratti dalle cose belle e dalle cose meno belle. Ciò che ci affascina ha la funzione di esaltare gli aspetti che vorremmo sentire presenti anche in noi ma che dire delle cose meno belle? L’anima è intelligente e sa che l’evoluzione può avvenire solo attraverso la rimozione dei blocchi. Avere a che fare con la nostra parte bloccata proiettata su un’altra persona è molto più facile che guardarsi dentro da soli. L’altro evoca continuamente in noi quelle parti non completamente elaborate perché siano viste, comprese e integrate. Il patto tra due persone all’interno di una relazione è di aiutarsi a vicenda nel proprio percorso di crescita, nello svelare ciò che è autentico e ciò che non lo è.

Il linguaggio del giudizio nella relazione di coppia

Quando nella relazione il dialogo avviene attraverso la maschera sociale non ci si capisce. La maschera è il risultato del proprio giudice interiore, è il comportamento di emergenza che entra in causa per mediare alla relazione ma il giudizio è il più grande separatore che esista. E’ ostile e non prova compassione, non vede che dietro ai comportamenti di un essere umano c’è una lunga storia che narra di ferite e disagi. Molti hanno difficoltà a usare il linguaggio dei sentimenti perché vivendo un sistema di giudizio molto forte non sono in grado di identificare cosa desiderano e se non sappiamo noi quali sono i nostri desideri come possiamo formulare una richiesta di cambiamento o addirittura pretendere che l’altro ci soddisfi? Dietro al giudizio c’è sempre la paura di essere abbandonati e questo manifesta in modo meccanico la tendenza ad attaccare, creando conflitti di base inutili. Possiamo avere anche paura di essere invasi e in questo caso attiveremo meccanicamente l’allontanamento. La reattività meccanica è sempre il risultato di istinti appresi e continuando a perseguire le nostre attitudini otterremo il contrario di quanto desiderato.
Per uscire dal giudizio dobbiamo entrare nel cuore con una chiara visione dei sentimenti e non con le proiezioni dei nostri contenuti inconsci.

Il linguaggio del cuore nella relazione di coppia

Nel cuore troviamo la capacità di raggiungere l’intimità ovvero il non temere la vicinanza dell’altro. Quando il cuore è aperto vediamo il mondo in modo differente e siamo guidati da uno stato di amore incondizionato e non dalla paura. L’amore genera quindi la sensazione di sicurezza, cresce la sinergia con l’altro e non abbiamo paura di dire quello che pensiamo, anzi diventa inevitabile portare a evidenza tutto ciò che non funziona. Se la nostra posizione di osservazione viene dal cuore, saremo capaci di ammirare la profondità dell’altro e rispetteremo la sua diversità. Parlare con il cuore può anche voler dire essere pronti a combattere. Il conflitto ha una sua funzionalità se vissuto con apertura. Parlare apertamente evita l’instaurarsi di uno stato di depressione poiché scarichiamo le nostre tensioni e affrontiamo le difficoltà invece di introiettarle.

Soffrire nella relazione di coppia

Nella relazione di coppia è impossibile non soffrire. Possiamo soffrire perché l’altro vede diversamente le cose, perché non sentiamo soddisfatti i nostri bisogni di comprensione o attenzione, perché le strade si separano. Gli approcci alla sofferenza possono essere diversi: se proviamo rabbia per ciò che abbiamo vissuto prolunghiamo la sofferenza, identifichiamo nell’altro il colpevole e cerchiamo vendetta e ritorsione oppure, soffriamo rimanendo in uno stato di apertura e questo permette la trasformazione della rabbia. Nella visione indiana dei Chakra la rabbia è l’opposto della comprensione, ed è legata alle funzioni della coscienza mosse dal terzo Chakra. Tutto quello che non viene integrato e compreso ci fa arrabbiare, proprio come un cibo non digerito può causare problemi allo stomaco.

L’individuo dispone delle risorse per tramutare le sofferenze e proprio l’accettazione della sofferenza permette l‘atto trasformativo. L’approccio evoluto vive la sofferenza come parte della natura umana e anche della relazione. Giudichiamo gli altri se il giudizio abita dentro di noi, giudichiamo gli altri se giudichiamo noi stessi. Se rimaniamo attaccati alla sofferenza per relazioni passate, vivremo con il dito puntato, sugli uomini o sulle donne, e ci lamenteremo.

La sessualità nella relazione di coppia

Innumerevoli studi mostrano che le coppie che vivono una relazione di coppia soddisfacente hanno anche una buona vita sessuale. Al contrario, le coppie che non hanno rapporti sessuali vivono maggiormente infelicità, frustrazione e un senso di depressione. Ogni relazione è diversa e di certo non è possibile stabilire una frequenza dei rapporti sessuali per definire una sana sessualità. Le coppie che condividono con maggiore facilità momenti insieme e hanno un buon rapporto comunicativo, hanno generalmente una vita sessuale più appagante. Nel tempo la coppia si trasforma e i cambiamenti della relazione toccano anche la sfera sessuale. I partner devono essere attenti alle evoluzioni del rapporto e manifestare la stessa attitudine di apertura al cambiamento anche nei rapporti sessuali. Affinché una relazione funzioni è indispensabile comunicare parlando anche del sesso. La sessualità nella coppia implica affrontare questioni emotive, conoscere l’altro e che cosa lo fa stare bene. La fiducia è alla base del coinvolgimento sessuale nella relazione di coppia. Il sesso non è solo la ricerca del piacere fisico, ha anche la funzione di trasmettere all’altro il senso di accettazione profonda di cui ognuno ha bisogno. Un’accettazione che richiede di passare attraverso aspetti apparentemente ‘sporchi’ che possono causare vergogna, incluse le fantasie trasgressive e i desideri erotici.

La sessualità non corrisposta nella relazione di coppia

Quando il desiderio sessuale non è corrisposto si crea una complessa condizione straziante e frustrante. Il partner desideroso non dichiara in maniera esplicita il suo desiderio dell’incontro sessuale e si avvicina timidamente per cercare di cogliere la disponibilità dell’altro. Se si sente respinto e non chiede cosa stia accadendo, avvia il suo processo di frustrazione e mette in atto comportamenti di chiusura e ostilità, dando vita a conflitti nella relazione quotidiana che pur non avendo nulla a che fare con il sesso, sono generati proprio dalla mancanza della condivisione delle intese sessuali.

Partendo dal presupposto che tutti gli esseri umani ricercano il piacere e che il sesso è piacere, perché accade questo in una relazione? Il problema alla base è la comunicazione. Il sesso avvicina due persone ma se uno dei due sta vivendo una distanza, forse perché non si sente sufficientemente apprezzato, non sente l’aiuto dell’altro in determinate situazioni o richiede maggiori dimostrazioni d’affetto o si vergogna di esprimere le proprie fantasie sessuali, la sessualità ne risente. L’intimità che dovrebbe manifestarsi a letto viene vissuta nel suo opposto, con il bisogno di prendere le distanze.

Rinnovare la sessualità

Anche la sessualità richiede uno studio eppure è uno degli argomenti più tabù. Visto che il sesso è mosso da una pulsione, sembra che tutti debbano sapere già tutto come se la coscienza del sesso fosse una dotazione di base annessa alla pulsione innata. Ovviamente non è così e ognuno di noi avrà memoria di quanta incertezza ha accompagnato i nostri primi rapporti sessuali e in alcuni casi si è protratta anche in età avanzata. L’universo dell’altro sesso è più complesso del nostro e spesso abbiamo delle lacune anche sulla comprensione di come funzioniamo noi stessi. Con l’evolvere della nostra personalità occorre far crescere anche la nostra consapevolezza sessuale. Dobbiamo studiare, documentarci e sperimentare senza giudizio, in armonia con il nostro partner. Potete leggere ulteriori informazioni sul piacere sessuale alla pagina La sessualità link al blog sessualità

La relazione autentica

Veniamo al mondo soli e andiamo via soli! Questa frase piuttosto nota racchiude, a mio avviso, il segreto della relazione di coppia. Se non siamo in grado di stare bene da soli non avremo mai una relazione autentica. Stare bene da soli vuol dire non sentirsi soli ma felicemente accompagnati da se stessi. Questo richiede una serie di conquiste nella nostra vita quali presenza nel momento, identificazione con ciò che siamo, amore per il nostro lavoro, successo e autorealizzazione. Se viviamo una relazione di coppia e non abbiamo questa ‘dotazione’ chiederemo all’altro di compensare ciò che ci manca. Chiederemo al nostro partner di dirci chi siamo, di farci sentire apprezzati, di riconoscere quel valore in noi che ancora non ritroviamo nella nostra vita. Queste richieste non potranno far altro che essere disattese. Stiamo chiedendo ciò che non può essere chiesto e la nostra frustrazione aumenterà con l’aggravante che trascineremo l’altro nella proiezione dell’insoddisfazione. Una relazione autentica unisce due esseri umani che hanno prima imparato a stare con se stessi. La coppia funzionale amplifica le forze dei due creando molto di più di quanto ci si aspetti. L’amore non ha nulla a che vedere con il soddisfacimento dei bisogni dell’altro, non pretende, non limita, non rimane ferito o deluso.

Obiettivi del corso Relazione di coppia e sessualità

  • Fornire nozioni teoriche sul funzionamento della relazione di coppia e della sessualità

A chi si rivolge

Il corso è aperto a tutti coloro, single e in coppia che desiderano conoscere i segreti per far funzionare una relazione di coppia

Requisiti

Apertura mentale, interesse e disponibilità all’apprendimento

Programma del corso

  • L’attrazione nella coppia
  • I linguaggi del giudizio e del cuore
  • La sofferenza nella relazione
  • La sessualità nella relazione
  • Come riconoscere le proiezioni nella coppia

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Le attività e i corsi di Hridaya Centro Studi Ayurveda Integrato sono svolti da Simone Fanciullo, professionista disciplinato ai sensi della legge 4/2013 e da operatori e medici qualificati.